Teodoro Feroli

Teodoro Fèroli è stato un letterato legolandese, nativo di Lego City Airport, che visse nel periodo dello sviluppo industriale e morì durante la quarta guerra. Egli è stato un profondo innovatore della tradizione letteraria legolandese dando vita al genere della lirica ed è considerato dalla critica come "unico poeta che fu in grado di sfidare la grandezza del Clizii".

Biografia

Teodoro Fèroli nacque a Lego City Airport da una modesta famiglia borghese. Suo padre era un impiegato e sua madre lavorava nel settore dei commerci, e questo permise a Feroli di ricevere un'elevata educazione basata sullo studio della storia e sull'erudizione filosofica. Il giovane Teodoro cominciò così ad interessarsi alla scena politica legolandese subito dopo la fine della seconda guerra, e questo lo portò ad entrare in contatto con politici e giornalisti, che lasceranno in lui uno spirito critico e un amor patrio che lo contraddistingueranno sempre.

La grande apertura mentale del Feroli frutto dei suoi studi umanistici lo portarono subito ad appassionarsi alla letteratura, che considerava "arte nobile quanto la politica e la filosofia" e, dagli stessi giornalisti che conobbe per motivi polici, egli fu avviato precocemente alla nuovissima tendenza narratologica del romante che si stava diffondendo in Legoland. Studiando gli scritti di Valente Crino si affezionò al genere e cominciò a considerare il Crino proprio come un maestro (tanto che per comporre spesso si recava presso la sua tomba). Ma il suo grande orecchio e il suo coinvolgimento in numerosi ambienti culturali dell'isola fecero sì che presto l'interesse del giovane si spostò sulla poesia contemporanea, specialmente in quella corrente impegnata politicamente che si ispirava all'opera del clizista Valico Fidi.

Intorno al 2013 avvenne la rottura definitiva, che sancì l'inizio della sua fama a livello nazionale. Feroli iniziò a reputare il romante un genere obsoleto, che aveva conosciuto il suo massimo in Valente Crino, ma che ora non aveva più nulla da esprimere, e che invece era necessaria una nuova forma poetica che rispondesse alle necessità di velocità, istantaneità, ma allo stesso tempo profondità e introspezione. Fu questo l'anno della pubblicazione del "Tratto sul genere della Lirica", che attribuirono a Feroli il titolo di innovatore della letteratura legolandese.

Il periodo che seguì la pubblicazione del tratto fu molto intenso, e segnato dalla pubblicazione, sempre da parte di Teodoro, del manifesto tecnico della lirica. Molti letterati seguirono le idee dell'artista sottoscrivendo la sua opera e dando vita a circoli letterari sparsi per tutte le città di Legoland. Teodoro stesso fondò un importante circolo a Lego City Airport, grazie al quale poeti e letterati si riunivano per leggersi versi a vicenda e scambiarsi opinioni e idee. La letteratura legolandese stava conoscendo un profondo rinnovamento. Feroli aveva acquistato ormai successo a livello nazionale. Nel periodo del primo 2014 il giovane poeta pubblicò numerose raccolte e antologie delle poesie del proprio circolo.

Tuttavia anche questa situazione andò a frantumarsi con lo scoppio della quarta guerra legolandese. Il giovane Teodoro fu chiamato alle armi e dovette dichiarare cessata l'attività letteraria del suo circolo. Egli conobbe le atrocità del mondo della guerra e capì che per nessun motivo una situazione simile si sarebbe dovuta ripetere. Per questo motivo scrisse: continuò a scrivere anche in trincea, su piccoli stracci o pezzi di carta che riusciva a trovare (proprio per questo molti suoi componimenti di quel tempo risultano molto brevi), che spediva a casa o che lasciava andare nel vento, nella speranza che un altro soldato avesse potuto leggerli e diffonderli, mettendo fine al tremendo conflitto, solo attraverso la poesia.

Purtroppo lo sforzo del Feroli risultò vano e nel Giugno del 2014 fu sparato da un soldato di Lego City Train e ucciso in giovanissima età. Quando terminò la guerra gli atri letterati del suo circolo si impegnarono a raccogliere e pubblicare tutte le sue opere e i suoi versi, veri lamenti di dolore, che entrarono così nelle case dei cittadini legolandesi e nelle piazze e nei luoghi pubblici, dato che vennero affissi o incisi su muri o monumenti. Oggi neanche si riesce a immaginare come risulterebbe il panorama letterario legolandese se il Feroli fosse ancora in vita; ma in qualche modo egli è continuato a vivere ed è arrivato fino ai giorni nostri proprio attraverso i suoi versi, come in passato fu per il Clizii, fonte di ispirazione di centinaia di altri poeti che, intuìto il suo genio, si impegnarono e tutt'oggi si impegnano per dare voce ad una mente brillante, spentasi purtroppo troppo presto.

 

"[...] La sento finalmente, la percepisco. V'è l'arte finalmente in me, che mi riempie l'animo, il corpo, lo spirito, che mi fa stare bene. E' la lirica, amico mio, la vera bellezza, l'immediatezza che si sposa con la profondità, la possibilità finalmente di esprimere me stesso e di indagare la mia interiorità. [...]

 

Teodoro Feroli, frammento di lettera indirizzato ad un suo amico, anche lui letterato, a proposito dei primi esperimenti del poeta sul genere della lirica.

Le Liriche di Guerra

Le Liriche di guerra sono l'opera più grande e importante di Teodoro Feroli, pubblicata dopo la morte dell'autore dai letterati del circolo dell'autore che tentarono di raccogliere tutti i suoi canti e ordinarli secondo il suo gusto.

Ne furono pubblicate numerose edizioni durante gli anni con modifiche nel numero di canti e nell'ordine. La difficoltà a cui andarono incontro i letterati del circolo di Feroli fu infatti quella di rinvenire tutti i canti e quella di determinarne la paternità del giovane poeta. L'opera è tutt'oggi la più studiata dai filologi legolandesi e ancora non si reputa terminata la ricerca dei frammenti e delle poesie dell'autore.

I canti presenti nella raccolta furono forniti dagli stessi autori del circolo, con i quali il Teodori durante la guerra tenne una corrispondenza, dalla famiglia del poeta, alla quale furono inviate numerose poesie, dai soldati dell'esercito di Airport, al quale Feroli dedicò diversi frammenti (specialmente ad un giovane soldato con il quale il poeta intraprese una relazione omosessuale, che si suicidò al termine della guerra venuto a sapere della morte del compagno donando al comune di Lego City Airport le poesie a lui dedicate), e dai generali, che trovarono scritti negli accampamenti in cui Teodoro soggiornò.

L'opera è divisa in quattro sezioni, a seconda dei temi che le poesie trattano:

  • "Il rombo", ovvero le prime poesie scritte ancora a Lego City Airport nel momento in cui il poeta venne chiamato alle armi, in cui il tema ricorrente è la paura.
  • "Il sacrifizio", ovvero i canti stesi durante i momenti di addestramento nell'accampamento
  • "Il nido", ovvero le poesie indirizzate ai suoi familiari e al suo amante, in cui il tema ricorrente è la mancanza.
  • "Il fronte", ovvero i canti scritti in trincea, in cui il sentimento di paura viene sostituito da uno di rassegnazione nei confronti della morte.

Segue una nota poesia estratta dalla sezione "Il fronte":

 

Caddi sull'arsa terra

ormai vinto, e il soldato

che reputai mio amico

fermo guardommi. L'uomo

assente dal terrore

più amaro. Chiusi gli occhi.

 

Teodoro Feroli, Il Fronte, Liriche di Guerra, 2014

Tutte le opere

  • Raccolta: romanti politici, 2012
  • Tratto sull'evoluzione del genere romante, 2012
  • Tratto sull'eloquenza di Valente Crino, 2012
  • Raccolta: romanti editi, 2013
  • Tratto sul genere della lirica, 2013
  • Manifesto tecnico della lirica, 2013
  • Prime liriche, 2013
  • Antologia: il circolo di Airport I, 2013
  • Rime e versetti, 2014
  • Antologia: il circolo di Airport II, 2014
  • Antologia: il circolo di Airport III, 2014
  • Tratto sull'eloquenza di Valico Fidi
  • Appunti di filologia cliziana
  • Tratto sull'origine della lirica in Legoland
  • Liriche di guerra, 2014 (edita postuma)
  • Lettere e missive, 2014 (edita postuma)