Le origini di Train (età arcaica a Train: 2007-2010)

La fondazione della città

Il monte Lecy tra mito e storia

Molte sono le storie che descrivono la nascita di Lego city Train e, confrontata con esse, la verità storica appare come non più di una semplice alternativa.

In città si conservò sempre il ricordo del lungo viaggio degli esuli del dominio eleixiano da Capo Maggiore al monte Lecy e della fondazione della città operata da Pompi de Tecno, anche perché lo stesso Pompi contribuì a tenerne vivo il ricordo, anche grazie all'opera di Clizii. Meno stabile fu invece il ricordo sulle modalità di fondazione.

Infatti, oltre alla versione "reale" e a quella riportata da Clizii, la variante più diffusa del racconto tradizionale sulla fondazione di Lego city Train era quella dell'"esplosione" del monte Lecy. 

Pompi de Tecno, infatti, giunto sul sito della futura Train, poiché il monte Lecy era molto appuntito e alto, costruì una bomba potentissima, detta valvola fantastivalvola, per farne esplodere la cima: lì fondò Lego city Train. E i detriti della vetta, franando, diedero vita a un declivio più dolce per scendere al fiume, oltre il quale c'era il mare, sotto Lego city Train: su quella zona sarebbero nati i quartieri di piazza via e di città scolastica.

La tradizione, poi, ricordava di due cittadini presenti sul sito già prima di Pompi e li chiamava "i classici", un uomo e una donna; Pompi, quindi sarebbe stato il terzo cittadino di Lego city Train. Ma in realtà, già a un anno dalla fondazione della città (2008), la fusione tra indigeni e nepiliani sarebbe avvenuta senza problemi e le etnie si sarebbero mischiate attraverso il processo chiamato "cambi di facce".

I "classici" (set 6167 del 2007)
I "classici" (set 6167 del 2007)
I "classici" (set 6167 del 2007)
I "classici" (set 6167 del 2007)

I sotterranei di Lego city Train

Il minatore di LCT (set 8958 del 2009)
Il minatore di LCT (set 8958 del 2009)

Un luogo che rimase sempre avvolto nel mistero nella storia di Lego city Train sono i cosiddetti "sotterranei" della città.

La storia dei sotterranei nasce dal fatto che un minatore si trasferì a Lego city Train, e si disse che Pompi l'aveva chiamato per scavare i sotterranei della città, dove avrebbe costruito stanze segrete contenenti oggetti privati, studi dei pompieri, spazi per l'amministrazione della città.

Questi sotterranei sarebbero stati articolati in più livelli e sarebbero stati tanto grandi da poter parlare di una città sotto l'altra. Al di sotto del sistema fognario, infatti, ci si addentrava nel cuore del monte Lecy dove sapevano arrivare soltanto i pompieri e, più tardi, i ladri (che scoprirono l'ingresso, secondo la leggenda, spiando Pompi che vi entrava).

I racconti su questi sotterranei erano dei più fantasiosi. Tra quelli che godevano di maggiore autorevolezza v'era il racconto della fonte della giovinezza. Essa era una sorgente che sgorgava proprio nei sotterranei di Lego city Train, nel cuore del monte Lecy, e che permetteva a chi vi bevesse di ringiovanire di vent'anni e, se adoperata sui morti, di farli rivivere. Proprio grazie a essa, Pompi sarebbe morto centinaia di volte potendo resuscitare e potrebbe avere più di 2000 anni pur apparendo un uomo di mezza età.

Un'altra leggenda molto nota era quella per cui Pompi avrebbe nascosto proprio nei sotterranei di Lego city Train la valvola fantastivalvola, la bomba devastante che avrebbe utilizzato per far franare la vetta del monte Lecy. Infatti l'arma sarebbe stata talmente potente da non poter essere distrutta e perciò, per evitare che alcuni potessero farne un uso illecito, Pompi l'avrebbe nascosta.

Nella tradizione abbondano anche i dettagli sul nascondiglio della valvola: essa sarebbe stata nascosta in una cassaforte di massima sicurezza con una combinazione numerica, seguita da una password a lettere (che la tradizione vuole che fosse "elishalee", nome della moglie di Pompi) e infine da un sensore di impronte digitali.

La figura di Pompi de Tecno

Pompi de Tecno (set 5613, del 2008)
Pompi de Tecno (set 5613, del 2008)

Pompi de Tecno fu una figura centralissima per la prima Lego city Train. Non è azzardato affermare che l'uomo si identificava in tutto e per tutto con la città: non solo aveva il più alto ruolo istituzionale, quello di sindaco, ma era anche capo dei pompieri, che inizialmente a Lego city Train erano il più alto corpo di sicurezza che si occupava non solo di incendi ma anche di polizia e, più in generale, di amministrazione (si può dire che il gruppo dei pompieri coincidesse con la giunta comunale).

Inoltre Pompi godeva di una grandissima reputazione e della massima dignità per le sue virtù, che erano di politico e di amministratore ma anche di legislatore, di militare e di condottiero. Tutti lo rispettavano e lo onoravano e proprio il fiorire di moltissime leggende su di lui testimonia quanto fosse al centro della cultura cittadina in quegli anni. Non è un caso, tra l'altro, che fu eletto sindaco per ben tre volte consecutive, toccando i sei anni di amministrazione.

Pompi fa parte della famiglia dei De Tecno, prestigiosa famiglia di Capo Maggiore che ha prodotto illustri politici nella cittadina nepiliana, come Libero de Tecno, nonno di Pompi, e Alberto de Tecno, padre di Pompi, entrambi pompieri. Ma, nonostante questa illustre discendenza, Pompi raramente si presentava con il suo cognome, sia perché anche a Capo Maggiore non era uso farlo, per il fatto che la città era molto piccola e tutti si conoscevano, sia perché tutti a Lego city Train sapevano chi era: per questo non è raro trovare, nei primi documenti amministrativi e di Stato firmati, soltanto il nome "Pompi" (poi aggiunse anche il cognome quando, su pressione di Lego city Airport, si impose un protocollo onomastico valido per tutta Legoland).

La figura di Pompi era assolutamente pervasiva nella prima Lego city Train. Ogni cosa portava il nome del celebre sindaco, non perché lui lo imponesse, ma per volontà di onorarlo per il suo valore eccezionale. Per questo i primi sistemi operativi elaborati dalla Microlegh a Lego city Train portavano il nome di "Microlegh Pompi"; per questo la PdeT, sebbene la sigla andasse sciolta ufficialmente in "portale della tecnologia", lasciava intendere che dietro al suo nome ci fosse Pompi; per questo i primi programmi di Flyng si chiamavano "Office Pompi" e non "Flyng Office"; e, sempre per lo stesso motivo, i pompieri di Lego city Train, invece che essere chiamati con i loro nomi (Riccardo, Bartolomeo ecc.), erano chiamati con il nome di Pompi seguito da un numero (Pompi due, Pompi tre ecc.: Pompi uno era, naturalmente, il vero Pompi). Qualcuno ha affermato addirittura che il termine "pompiere" sia stato coniato a partire dal nome di Pompi, ma in realtà è avvenuto il contrario: il padre Alberto ha chiamato Pompi in questo modo perché sapeva che avrebbe ereditato il suo mestiere, quello di pompiere.

Pompi era considerato un modello in tutto. Anzitutto di virtù: tutti dovevano comportarsi come Pompi, salutando le persone che si incontravano per strada, agendo in modo generoso e affabile, mostrandosi gentili, educati e rispettosi, e così via. Pompi era anche un modello a livello estetico: molti a Lego city Train si facevano crescere la barba "alla Pompi", quando non si tingessero direttamente i capelli di rosso come li aveva lui.

Si diceva che Pompi avesse una grande passione: il caffé. Storie narrano che egli importava caffé da ogni parte di Legoland e lo disponeva in due collezioni, una da esposizione e l'altra da consumo. Per questo motivo, Pompi girava per la città sempre con una tazza in mano piena di caffé caldo, che beveva in ogni momento: anche questo scatenò la moda della tazza, che fu imitata, tra gli altri, anche da Lorenzo Fabbri, sindaco di Lego city Airport, che però preferì al caffé le gomme da masticare. Probabilmente proprio per il suo consumo insistito di caffé Pompi aveva problemi a dormire: questo lo testimonierebbe la grande presenza di "sonniferi" nei racconti che lo riguardano, un vero e proprio motivo tradizionale dei racconti sul celebre sindaco.

Istituzioni di Train tra mito e storia

Secondo la storia, nel 2007 nacque la Repubblica di Legoland, di cui Lego city Train fu capitale. Ma sarebbe sbagliato pensare che agli inizi la Repubblica avesse la solidità che avrà poi sotto Mattonowski, de' Bobi e Legozzi: non esisteva ancora un corpo militare unico, l'istruzione era ancora molto regionalizzata, la lingua comune del Novido si stava strutturando, le istituzioni erano piuttosto fragili, i trasporti quasi inesistenti e gli organi governativi si andavano creando. Proprio per questo, ad esempio, furono possibili fenomeni come la prima e la seconda guerra legolandese nel primo periodo della Repubblica: non fu difficile per i Flavii, a guida di una piccola città, sovvertire il precario ordine del neonato stato.

Anche i racconti tradizionali sulle istituzioni di Lego city Train denunciano l'assenza di Legoland nella mentalità dei cittadini, coinvolti nell'amministrazione ordinaria della loro cittadina di montagna più che nella realtà politica del nuovo Stato.

Così, le storie parlano di due fasi che si sarebbero succedute prima di arrivare alla "Repubblica", ovvero all'adesione a Legoland, in cui Lego city Train sarebbe stata sostanzialmente una città-stato: sono i periodi della caplogia e della monarchia. Attraverso questi due nomi i cittadini idealizzavano un passato in cui la città viveva ancora in quasi completa autonomia e in cui Legoland era soltanto un nome lontano.

La "caplogia" sarebbe l'amministrazione di un capo, ovvero Pompi de Tecno, che avrebbe retto la città come sindaco per i primi due anni di mandato. Questa caplogia era definita "il governo di uno solo con il consenso del popolo, che approvava le decisioni"; ma sarebbe sbagliato pensare a degli organi di espressione della volontà popolare come quelli che si ebbero nella Repubblica democratica: l'approvazione del popolo, infatti, avveniva attraverso il riconoscimento dell'autorità e della virtù di Pompi, che era solamente "orale", in un piccolo centro in cui tutti i cittadini si conoscevano di persona. Così Pompi era definito "capo" della città: così la tradizione registra il grande senso di devozione che ebbe il popolo nei suoi confronti.

In seguito a questo periodo, i racconti parlano di un periodo di "monarchia", attraverso cui probabilmente la tradizione idealizza il periodo di metà 2009, quando ci fu la campagna elettorale per le nuove elezioni amministrative a Train. Infatti in questa occasione Cookie Simbra tentò di candidarsi a sindaco di Train, ma Pompi trionfò. 

Allora i racconti volevano che Cookie fosse un assassino che uccideva i cittadini a lui contrari e che si fosse proclamato "re" di Lego city Train per mettere fine alla caplogia di De Tecno. Allora i cittadini avrebbero chiesto aiuto a Piras Altamareis, altro candidato alle elezioni di quell'anno, che sarebbe riuscito a sottrarre il potere a Cookie inondando piazza grande e organizzando uno scontro navale, che vinse. Ma neppure Piras governava bene, allora alla fine i cittadini rielessero Pompi che, secondo il mito, si sarebbe unito a Lorenzo Fabbri per fondare la Repubblica democratica di Legoland.

Secondo un'altra variante ancora, la monarchia sarebbe durata fino al 2011, anno in cui sarebbe nata la Repubblica di Legoland.

Tutte queste storie hanno naturalmente molti elementi di invenzione: anzitutto Legoland nacque nel 2007, e non nel 2009 né tantomeno nel 2011, ma forse queste date tarde, più che rappresentare la vera data di nascita dello Stato, furono importanti momenti in cui, a causa dell'organizzazione delle elezioni, i cittadini avvertirono più vicina la presenza del nuovo stato. Non si dimentichi poi che nel 2009 fu combattuta la seconda guerra legolandese, con un regno duplogemmico che può aver fatto nascere l'idea di un "regno" anche a Lego city Train. E, allo stesso modo, nel 2011 era in corso la terza guerra legolandese. Inoltre una certa dose di invenzione è anche presente nella descrizione dei rapporti tra Pompi, Cookie e Piras, che in realtà furono amici e compagni nel viaggio da Capo Maggiore a Train per la fondazione della città: evidentemente il racconto della monarchia inasprisce la competizione elettorale presente tra i tre e trasfigura momenti in cui ciascuno dei tre sarebbe stato più in vista e in vantaggio in quanto a probabilità di essere eletto.

Il fatto che alla fine nessuno era in grado di governare come Pompi è una testimonianza di come tradizionalmente si vedessero in ottima luce le qualità di uomo politico del celebre sindaco.

La città dei pompieri

Si è detto che a Train, in un primo momento, il ruolo di pompiere aveva grande importanza. I pompieri, infatti, non avevano solo il compito di spegnere gli incendi, ma anche quello di garantire la sicurezza civica (ancora non era stata costruita la caserma di polizia a Lego city Train e lo stato di Legoland non aveva provveduto a creare un corpo di forze dell'ordine unificato per tutto lo Stato, come sarà in seguito) e di amministrare la città.

Pompi e Luca de Luchis, due pompieri, erano membri del grande gruppo dei Crazys, il più amato nella vecchia Lego city Train. Si diceva, poi che Riccardo de Tecno, detto anche Pompi due, avesse scritto le leggi di Lego city Train. Anche questa è una deformazione popolare del vero: il fratello di Pompi, infatti, aveva partecipato, in quanto importante trattista della prima Repubblica, riconosciuto unanimamente per le sue doti di intellettuale e giurista, alla stesura della costituzione legolandese. Ma, nella fantasia dei cittadini del piccolo paese di montagna, le leggi di Legoland si trasformano nelle leggi di Train. Ancora, Pompi 6 è ricordato per essere l'inventore della tecnologia PdeT.

Alcune fotografie d'epoca, poi, mostrano i pompieri impegnati in altre attività. Quando ancora non era stata costruita la scuola di Lego city Train e i bambini in città erano pochi, la loro educazione avveniva al comune, in presenza dei pompieri, che fungevano da maestri (come, del resto, avveniva l'addestramento ai ruoli civili nell'antica Capo Maggiore, descritto nell'opera del Clizi). I pompieri, dunque, lavoravano agli sportelli del comune e come maestri di scuola. Ma avevano anche un ruolo importante nell'organizzazione degli eventi, conformemente al loro compito di mantenere la sicurezza pubblica: nella storia della gita sui tetti, le guide che spiegavano ai gruppi di visitatori le bellezze della città erano pompieri. Altre fotografie, mostrano come presso la caserma e lo studio dei pompieri ci fosse la scuola guida di Lego city Train, gestita, ovviamente, sempre dai pompieri.

Insomma, la prima Lego city Train era la città dei pompieri.

La memoria dei cittadini ricorda 6 grandi pompieri. In realtà, i pompieri storici giunsero in città in diversi momenti e furono, probabilmente, di più.

Pompieri importanti di cui si conserva memoria furono: Pompi (ovvero pompi 1); Riccardo (pompi 2); Bartolomeo (pompi 3). Altro pompiere celebre era pompi 6, detto "hacker", l'unico senza distintivo e con cappello argentato, in quanto ancora in addestramento (in seguito, il cappello argentato passerà a indicare una carica più alta). I pompieri 4 e 5 storici, in seguito se ne andarono e furono sostituiti. Per questo c'è grande confusione sull'identificazione di essi, e spesso i cittadini chiamano "pompi 4" Luca de Luchis, in realtà arrivato dopo.

Pompi 1, ovvero Pompi de Tecno, nella sua prima divisa (foto del 02SET 2011).
Pompi 1, ovvero Pompi de Tecno, nella sua prima divisa (foto del 02SET 2011).
Pompi 4 (foto del 10OTT 2011).
Pompi 4 (foto del 10OTT 2011).
Pompi 2, ovvero Riccardo de Tecno, nella sua prima divisa (foto del 02SET 2011).
Pompi 2, ovvero Riccardo de Tecno, nella sua prima divisa (foto del 02SET 2011).
Pompi 5 (foto del 10OTT 2011).
Pompi 5 (foto del 10OTT 2011).
Pompi 3, ovvero Bartolomeo (foto del 02SET 2011).
Pompi 3, ovvero Bartolomeo (foto del 02SET 2011).
Pompi 6, detto l'"hacker" (foto del 10OTT 2011).
Pompi 6, detto l'"hacker" (foto del 10OTT 2011).

Scuola cittadina adiacente a studio e caserma dei pompieri, con un pompiere come insegnante.
Scuola cittadina adiacente a studio e caserma dei pompieri, con un pompiere come insegnante.
Cerimonia di diploma di alcuni bambini presso il comune di Lego city Train. Ai lati Pompi e Riccardo de Tecno, insegnanti, e, sullo sfondo, Pompi 4.
Cerimonia di diploma di alcuni bambini presso il comune di Lego city Train. Ai lati Pompi e Riccardo de Tecno, insegnanti, e, sullo sfondo, Pompi 4.

Le prime storie

Il topo infettato

I cittadini ricordano che in una Lego city Train molto antica (ancora c'era l'ingombrante parte terminale dell'autostrada di Legoland Train - Airport, con i caselli nel quartiere cosiddetto di Stato) a un certo punto scoppiò un'epidemia, portata da un topo.

Il topo girava all'aria aperta in città e attaccava il morbo, una febbre fulminea e violentissima, che in pochi istanti conduceva alla morte (il particolare è senz'altro romanzato), non appena toccasse qualcuno.

La città, per questo, era nel caos più totale. I cadaveri abbondavano per le strade; cittadini correvano da ogni parte per fuggire dal topo; i pompieri cercavano di inseguire l'animale per ucciderlo; le ambulanze correvano per le strade schiacciando i corpi morti della gente.

Soltanto dopo una lunga agonia si riuscì a uccidere il topo e a fermare l'epidemia. Così si procedette alla ricostruzione della città sconvolta. Probabilmente i racconti sulle numerose morti riflettono un periodo in cui in città ancora non esistevano ospedali e gli standard igienici non erano molto elevati, tanto che era comune vedere topi circolare per le strade della città.

La prima moglie di Pompi

Storia un po' più tarda, databile probabilmente al 2011, è quella della prima moglie di Pompi, una certa Dorin.

Prima che Pompi conoscesse Elisha, sua seconda moglie, era sposato con Dorin. Questa, aveva sposato il grande sindaco soltanto per la sua ricchezza e non aspettava altro che l'occasione giusta per eliminare Pompi e impossessarsi del suo denaro.

Allora, Pompi viveva all'ultimo piano del palazzo giallo a piazza Grande, in seguito demolito. Una sera, quando il pompiere tornò a casa dopo il lavoro, Dorin gli si presentò con una sciabola in mano per ucciderlo. Pompi alzò le mani e cominciò a retrocedere spaventato. Dorin lo intimidiva. Indietreggiando, Pompi arrivò contro la finestra e caso volle che i pompieri, dalla caserma che si trovava sul lato opposto di piazza grande, lo videro in pericolo. Così si affrettarono e, attraversata la piazza, entrarono in casa di De Tecno con una motosega. 

Dorin, vedendosi alle strette, cercò di tagliare la testa di Pompi con la sciabola. Lui si scansò, e la donna riuscì soltanto a spuntarle un ciuffo di capelli. La storia, qui, assume molti particolari romanzeschi, senz'altro frutto della sua amplificazione orale, volta a celebrare la virtù dei pompieri.

I pompieri avevano quindi preso Dorin alle spalle. Lei tentò di infilzarne uno con la sciabola, ma colpì la motosega, che si inceppò. La motosega cominciò a emettere fumo. I pompieri, quindi, uscirono tutti sul balcone, per paura che l'attrezzo esplodesse. Dorin salì sul tetto. I pompieri la seguirono, e cominciò un duello feroce a colpi di sciabola sul tetto dell'edificio. Tutta Lego city Train assisteva dalla piazza al combattimento.

Ma Dorin, a un certo punto, scivolò su una tegola e cadde dal palazzo schiantandosi al suolo. La donna, viva ma con una gamba rotta, fu subito presa dalla polizia e arrestata. Così Pompi divorziò da lei.

Piazza grande con il palazzo giallo sulla destra e la caserma dei pompieri sulla sinistra (foto del 02SET 2011).
Piazza grande con il palazzo giallo sulla destra e la caserma dei pompieri sulla sinistra (foto del 02SET 2011).