Ludovico Flavii

Ludovico Flavii è stato un letterato legolandese considerato, insieme a Valente Crino, l'inventore del romante e il primo che secondo la critica "portò il sublime in prosa". Di animo rivoluzionario si oppose per tutta la sua vita al dominio Duplogemmico.

Biografia

Ludovico Flavii, come suggerisce il nome, fu membro della grande famiglia dei Flavii, cugino precisamente di Riccardo Flavii, anche se mai egli fu a contatto con il potere Flavio. Con Riccardo infatti condivideva solo il cognome, ma da sempre il letterato si oppose al tirannico regime della famiglia.

Ludovico nacque e studiò a Lauroland in un clima di pace e prosperità per la grande famiglia, che permise al giovane di ricevere una elevatissima formazione. Brillante studente si avvicinò fin da giovane al giornalismo intraprendendo una carriera da trattista nella neonata Repubblica di Legoland. Ottenuto grande successo presso le città dell'area di influenza di Train riuscì a ottenere grande prestigio e séguito, anche se mai la sua attività fu approvata dai rami più alti della famiglia (proprio per questo egli mai si sentì realmente parte dei Flavii e mai tenne stretti rapporti con gli altri membri della famiglia).

Con lo fu scoppio della guerra civile fu costretto a smettere di scrivere. Fin dall'inizio egli non appoggiò il regime dei Flavii, ma il suo rapporto con la famiglia rimase soltanto di tensione non incrinandosi vermente fino alla nascita del Regno Duplogemmico.

Riccardo Flavii, compresa l'influenza del cugino sul panorama culturale legolandese e l'avversità che egli provava nei confronti della famiglia, per non compromettere il rapporto con il letterato, gli offrì la possibilità di trasferirsi nella neonata città di Lego City New Airport, protetta e lontana dal clima di paura che dominava Gemelleland, troppo vicina ai moti insurrezionali di Train (con anche il doppio fine di allontanare il letterato dalla capitale del potere Flavio), che Ludovico accettò nella speranza di trovare un ambiente migliore per continuare a scrivere.

Nei mesi del dominio Duplogemmico il letterato si concedette allo sperimentalismo, tentando di modificare il genere del tratto per dare vita a nuove forme letterarie. Decisivo sotto questo punto di vista fu l'incontro con Valente Crino nell'inizio del 2009, con il quale Ludovico intraprese un difficile rapporto di amicizia (dati i caratteri scontrosi di entrambi che difficilmente andavano d'accordo) che portò i due letterati, pur dopo numerose divergenze, a dare vita insieme al genere del romante. I Flavii tuttavia non approvavano il carattere rivoluzionario e il contenuto critico nei confronti del regime caratteristico del romante e, nel Settembre del 2009, nel pieno dei moti insurrezionali che caratterizzavano molte città di Legoland, ormai prossimo alla libertà, dopo aver reso pubbliche numerose opere che denunciavano l'atrocità del dominio Duplogemmico, fu assassinato.

Legoland perdeva con la morte di Ludovico Flavii una delle menti più brillanti dell'isola e uno dei più grandi e originali letterati, considerato idolo e modello da tutte le generazioni successive.

Il rapporto con Crino

L'inizio del rapporto d'amicizia con Valente Crino rappresentò la svolta decisiva nello stile di Ludovico Flavii il quale, a contatto con una prospettiva del tutto diversa dalla sua sul dominio Duplogemmico, maturò ideologie rivoluzionarie del tutto nuove, che si riflessero nella nuova tendenza narratologica del romante. I due letterati si incontrarono per la prima volta a Lego City Airport durante un convegno segreto di rivoluzionari nel quale Crino era una figura di spicco. Ludovico vide in Valente una mente brillante, l'unico in grado di realizzare il suo progetto di fondare un vero e proprio circolo di letterati della libertà. I due cominciarono a vedersi in segreto a Lego City Airport e a dare vita così attraverso esperimenti e lunghe discussioni a nuove soluzioni narrative che riflettevano i repentini cambiamenti nel gusto comune dovuti spesso alle tragiche notizie di attualità di quei giorni in Legoland.

Tuttavia il sogno di Ludovico mai fu realmente realizzato, dato il carattere orgoglioso dei due letterati che spesso non volevano rinunciare a loro personalissimi tratti stilistici per realizzare un'opera comune (il Crino possedeva uno stile espositivo - argomentativo che si avvicinava molto a quello del tratto, mentre il Flavii era più predisposto al racconto e alla narrazione), ed essi lavorarono sempre soli confrontandosi solo una volta concluse le loro opere.

Ma aldilà degli scontri, i due letterati furono sempre legati da un vero sentimento di amicizia. Infatti Ludovico, soggetto a maggiore controllo da parte dei Flavii, affidava le proprie opere e i propri manoscritti a Valente, che si occupava di diffonderli negli ambienti rivoluzionari.

Dopo l'assassinio di Ludovico, Valente recitò un discorso in suo onore ai funerali per onorare la memoria dell'amico e nei giorni immediatamente successivi si impegnò a completare i lavori del Flavii lasciati in sospeso, prima di fare la stessa fine dell'amico.

Dopo la morte dei due rivoluzionari, i letterati legolandese si divisero in due vere e proprie scuole: quella Flavia e quella Criniana, che trattavano lo stesso genere ma in due modi radicalmente diversi. In generale Ludovico Flavii fu sempre reputato dalla critica di gran lunga superiore all'amico, ma anche Valente Crino ebbe sempre un grandissimo séguito e fu considerato un maestro da grandissimi scrittori, come ad esempio Teodoro Feroli.